[…] Amleto ovvero Cara mammina […] affonda, con lieve quanto feroce precisione, sul fondo abissale del rapporto per eccellenza. Quello tra madre e figlio. […] Uno spettacolo che riesce a mantenersi sul filo sottile della deformazione grottesca senza perdere il soffio leggero dell’ironia. Tra paradosso e incubo psicanalitico , sorriso sospeso e brivido d’orrore. Con il bravo Saverio La Ruina sdoppiato tra madre e figlio, bambino – burattino di candida crudeltà, smarrito e spietato, a celebrare un rituale di gesti meccanici e tremendi fantasmi.