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La Borto
Non è solo la storia di un aborto. È la storia di una donna in una società dominata dall’atteggiamento e dallo sguardo maschili: uno sguardo predatorio che si avvinghia, violenta e offende; un atteggiamento che provoca gli eventi ma fugge le responsabilità. L’aborto ne è solo una delle tante conseguenze. Ma ne è la conseguenza più estrema. La protagonista racconta l’universo femminile di un paese del meridione. Schiacciata da una società costruita da uomini con regole che non le concedono appigli, e che ancora oggi nel suo profondo stenta a cambiare, Vittoria racconta il suo calvario in un sud arretrato e opprimente. E lo fa nei toni ironici, realistici e visionari insieme, propri di certe donne del sud. Non mancano momenti sarcastici e ironici come quando gli uomini geometri misurano il corpo femminile come se al posto degli occhi avessero il metro. O come quando il paese si trasforma in una immensa chiesa a cielo aperto per scongiurare le gravidanze. Né quelli commoventi legati alla decimazione del “coro” delle donne. Ma quando la protagonista chiude il cerchio col racconto del calvario della nipote, il sarcasmo e la commozione lasciano il posto a una profonda amarezza, mettendoci davanti alla dura e ambigua realtà dei nostri giorni.
Premi e riconoscimenti
Premio UBU 2010 “Migliore testo italiano”
Nomination Premio UBU 2010 “Migliore attore”
Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010
Prima rappresentazione estera: Théâtre du Centaure, Luxembourg, 24 ottobre 2012.
Regia Nadège Coste. Interprete : Christiane Rausch. Coproduzione: Théâtre du Centaure, Compagnie Des 4 Coins et Kulturfabrik.
TRADUZIONI
Testo tradotto in francese (Le Vortement nella messinscena in Lussemburgo e Arrange-toi nella messinscena in Francia) da Federica Martucci e Amandine Mélan con il sostegno della Maison Antoine Vitez.
PUBBLICAZIONI
La Borto, di Saverio La Ruina in Lo Straniero, rivista diretta da Goffredo Fofi, Anno XVII, n.161, novembre 2013.
ALL’ESTERO
Prima rappresentazione in Francia: Théâtre National Populaire, Villeurbanne, 14 ottobre 2014. Regia di Antonella Amirante. Interpreti: Federica Martucci, Soléa Garcia Fons (voce). Coproduzione: Théâtre National Populaire, Villeurbanne, Théâtre de Vienne.
Testo selezionato per il progetto Face à Face / Chantiers d’Europe 2011 e interpretato in forma di lettura scenica da Valerie Dreville al Théâtre de la Ville di Parigi.
Crediti
Drammaturgia, regia e interpretazione di Saverio La Ruina
Musiche composte ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco
Contributo alla drammaturgia Monica De Simone
Disegno luci Dario De Luca
Amministrazione Tiziana Covello
Organizzazione e Distribuzione Egilda Orrico
Produzione Scena Verticale
Anno di produzione: 2009